Il Crotto del Nino e il dualismo lacustre

7 luglio 2022

Il Crotto del Nino è la summa del dualismo che caratterizza l’intero paesaggio lacustre, sospeso tra natura e urbanizzazione, passato e presente, antico e moderno. Un sistema complesso di opposti che si integrano. Una doppia anima: come ruralità e nobiltà.

Rurale come l’imprinting contadino del Lario, del paesaggio bucolico, selvaggio, boschivo.

Nobile come la memoria delle antiche dimore, eleganti e seduttive, che si rivelano imponenti dal lago o dalla sponda opposta. E nel caso del Crotto del Nino, la sponda opposta è quella di Cernobbio, quella del prestigioso Hotel Villa D’Este.

Ci sono innumerabili esempi di architettura lacustre in cui le due anime – rurale e nobile – si intersecano armonicamente.

Un esempio, pieno di simboli e di storia, è proprio il Crotto del Nino.

Il nome è legato al Rio Nino che nasce sulle pendici lariane, sopra Brunate e sfocia nel Lago.

Era un luogo di ristoro e di ritrovo, nel dopoguerra, una locanda rinomata raggiungibile solo dal lago.Cessata l’attività della taverna per ritiro della licenza, il proprietario ne fece il rifugio per dedicarsi alle sue passioni: la pesca, l’allevamento e la vita meditativa.

Oggi il Crotto del Nino è una dimora del lusso, sinonimo di privacy e modernità. Già nella sua ubicazione troviamo una doppia verità. Si trova a metà strada tra Como e Blevio. È sul lago, in posizione riservata, ma dista un nulla dal centro urbano. È un luogo del silenzio: un contrasto se pensiamo al vociare rumoreggiante degli avventori che vi approdavano dal Lago o alla moderna vivacità del Lago.

Foto della villa frontale con giardinoFoto della villa di profilo con vista sul lago di Como

Il Crotto del Nino è immerso in un parco, di proprietà, di circa 10.000 mq piantumati con vegetazione locale.

Quando la proprietà fu ristrutturata, ne vennero conservate le caratteristiche originarie. Venne integrato il blocco centrale con una nuova costruzione, rivestita con pietra a spacco. La pietra a spacco è quella che risulta più rustica e grezza ed è ottenuta proprio grazie a un procedimento meccanico di separazione dei materiali. È un antico processo – oggi agevolato dall’utilizzo di macchinari, mentre un tempo si usavano solo martello e scalpello – che, rispetto ad altre lavorazioni, ha un impatto minore sull’ambiente.

Vista lago dalla terrazza

La proprietà è stata riprogettata e sviluppata per garantire i comfort della modernità, pur conservando lo stile dell’architettura lacustre, tipicamente non invasivo per l’ambiente circostante. Offre la possibilità di una vita ideale sul lago senza rinunciare alla vitalità del centro.



La dimora è dotata di servizi accessori piscina, palestra, darsena e ha il privilegio di una cabinovia privata come mezzo di accesso dalla strada.

La cabinovia, oltre ad essere un’infrastruttura essenziale per il trasporto, è anche un plus per ammirare il paesaggio e avere una visione immersiva in movimento, sicuramente una delle più emozionanti ed esclusive del Lago.

La cabinovia funge da separatore di luoghi, conduce dalla mondanità alla privacy, dal pubblico al privato. Conduce al riparo da occhi indiscreti, come un trasportatore nella meraviglia, ed è l’unico mezzo per raggiungere, dall’alto, l’incanto.

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